Non sempre è facile fare addormentare il proprio bimbo, ma con il libro giusto serviranno pochi minuti e il gioco sarà fatto.
A volte una delle azioni più difficili che devono compiere i genitori è quella di mettere a letto i propri bambini, che a volte non ne vogliono proprio sapere di addormentarsi.
Invece di diventare un’esperienza divertente e piacevole, si tratta di un impegno che grava sia sui genitori che vorrebbero riposare dopo la giornata lavorativa e sui bambini che sentono la tensione del momento e vorrebbero impegnarsi in altre attività come giocare o comunque rimanere svegli. Fortunatamente esistono diverse tecniche a cui poter ricorrere per riuscire a risolvere il problema e tra di esse si trova quella più diffusa fin da un tempo immemore.
Probabilmente la maggior parte di noi ha il ricordo di quando era piccolo, di quando dopo essere stato messo a letto uno dei due genitori arrivava per raccontare una storia o una fiaba, della quale molto probabilmente non si riusciva neanche ad arrivare alla fine perché si crollava prima. Questa tecnica è sempre valida e funziona anche al giorno d’oggi, l’importante è riuscire a trovare un libro adatto che desti sia l’attenzione sia concili il sonno.
Quando si legge un libro a un bambino l’ideale è mettersi assieme a letto con la luce grande spenta e solo una piccola lucina che permetta effettivamente di leggere e di iniziare a utilizzare un tono coinvolgente per poi farlo sfumare con lentezza in un ritmo più lento e delicato. Un altro consiglio può essere quello di accarezzare leggermente la testa del bimbo in modo tale che si rilassi ancora di più e che riesca ad addormentarsi prima.
Ovviamente non è facile trovare un racconto adatto per questo scopo, ma un libro in particolare dal 2015 fino ad oggi ha registrato un boom di vendite. L’autore si chiama Carl-Johan Forssen Ehrlin e il titolo del libro è “Il coniglio che voleva addormentarsi”. L’autore è stato in grado di realizzare un metodo di scrittura che è in grado di far prendere sonno a qualsiasi bambino in solo 26 pagine.
La peculiarità di questo libro consiste nel fatto di aver utilizzato degli espedienti psicologici che causano il sonno. La tecnica che viene utilizzata permette di fare immedesimare il bambino nel personaggio della storia, creando una grande vicinanza. Questo è possibile perché all’inizio del libro si trovano delle indicazioni per il lettore che dovrà eseguire alcune istruzioni, come per esempio leggere il nome del suo bimbo quando ci sarà scritto “nome” nel testo, oppure sbadigliare per davvero quando nell’opera si leggerà la parola “sbadiglio”.
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