Secondo un nuovo studio la tragica alluvione verificatasi in Emilia Romagna e le eruzioni dell’Etna, potrebbero avere qualcosa in comune.
Come tutti sanno l’Italia è un paese molto fragile dal punto di vista geologico. Anzi, molti esperti hanno affermato che la penisola italiana è una delle zone più rischiose al mondo. Infatti, secondo gli ultimi dati, il 91% dei comuni italiani vive con un rischio molto alto. Inoltre, in questi comuni si trovano circa 3 milioni di famiglie. Per quanto riguarda i vulcani, l’Italia è piena di monti esplosivi ed effusivi.
In modo particolare, quelli esplosivi sono il Vesuvio o i Campi Flegrei; invece, gli effusivi sono caratterizzati da vulcani simili all’Etna, cioè che permettono la fuoriuscita di lava o di fontane di lava, senza dare vita ad una vera e propria esplosione.
Secondo un recente studio, riportato dal magazine specializzato Passione Astonomia, sembra che i due eventi naturali siano collegati fra loro, soprattutto grazie alla tettonica delle placche e al continente africano che preme sull’Italia. In modo particolare c’è una mappa che mostra la reale situazione geologica dell’aere mediterranea: proprio tra la penisola italiana e l’Africa si stanno scontrando due placche, cioè quella eurasiatica e quella africana. Infatti, l’Etna funge quasi da valvola di sfogo, poiché è situato proprio nella zona in cui la placca africana viene subdotta sotto quella eurasiatica. In altre parole, lo strato roccioso della placca africana, avanzando in avanti e urtando contro la placca eurasiatica, va a finire sotto lo strato roccioso di quest’ultima.
Questo fenomeno è chiamato subduzione. Chiaramente, avanzando e scontrandosi a vicenda si generano delle scosse sismiche in Sicilia, come accadde nel lontano 1908 quando un fortissimo terremoto uccise oltre 100.000 persone. Inoltre, il fenomeno della subduzione a sua volta crea altri fenomeni concatenati. Infatti, lo strato roccioso della placca africana andando a finire sotto la placca eurasiatica, si scioglie e forma il magma (la roccia fusa). Dopodiché, questo magma essendo più leggero risale in superficie e fuoriesce dal vulcano, dando vita alle famose fontane di lava dell’Etna.
Una curiosità: quando la roccia fusa si trova sotto la superficie si chiama magma, quando risale e fuoriesce da un vulcano prende il nome di lava. Quest’ultima poi si raffredda e ritorna roccia. Quindi, la Pianura Padana si è formata proprio sulla parte settentrionale della placca africana, e il terremoto del 2012 avvenuto in Emilia conferma la teoria dello scontro delle due placche, poiché si è verificato al confine tra i due strati rocciosi.
Ci sono monete che possono arrivare a valere davvero una fortuna: andiamo a scoprire quali…
Avete 28 milioni di dollari (qualcosa di meno al cambio in euro) per passarvi uno…
La televisione è un mezzo di comunicazione ormai "antico" ma comunque utilizzatissimo. Ma ne facciamo…
L'utilizzo dell'alluminio nel processo di sbrinamento è poco praticato ma serve a rendere l'operazione più…
Jannik Sinner è motivo d'orgoglio per un paese intero (l'Italia, si intende). Ma sapete qual…
Il mercato auto in Italia e nel resto d'Europa: ecco come stanno le cose (e…