Da sapere: Dimmi come ti fai il selfie e ti dirò chi sei, queste caratteristiche svelano la tua personalità. Tutte le informazioni e curiosità.
Può un semplice selfie svelare la personalità di chi si ritrae in un autoscatto pubblicato sui social? Ogni giorno vediamo migliaia di selfie dei nostri amici, conoscenti, personaggi pubblici e di chiunque pubblichi foto sui vari social. Sono selfie che mostrano una persona in vacanza, al lavoro, a casa, più spesso in locali come bari o ristoranti, ma anche al museo e addirittura in ospedale.
Sono selfie in solitaria, per lo più, o con familiari e amici, colleghi di lavoro o personaggi famosi incontrati casualmente o ad eventi pubblici. I selfie possono essere di tanti tipi, sorridenti, simpatici, arrabbiati, scorbutici, indignati, quando denunciano qualcosa che non va, buffi e curiosi.
Le persone comunicano tante emozioni e sensazioni diverse con il seflie. Alcuni sono molto costruiti, tra luce, filtri, trucco, ritocco fotografico, alle volte c’è un vero e proprio set fotografico allestito, come quando si tratta di influencer di professione. Ma i selfie, spontanei o costruiti, sono davvero in grado di mostrare la vera personalità del loro autore e soggetto autoritratto? Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Da una sola foto, come da un solo selfie, è difficile individuare correttamente la personalità di un individuo. Esistono, tuttavia, delle caratteristiche principali che possono essere degli indizi validi e molto utili. Le hanno trovate alcuni ricercatori che si sono cimentati nell’analisi della personalità di chi scatta e pubblica selfie sui social. Lo studio non può essere considerato esaustivo ma offre degli ottimi spunti di partenza. Partendo da 5 fattori che possono comporre la personalità di un individuo, estroversione, apertura all’esperienza, coscienziosità, gradevolezza e nevroticismo (Five Factor Model – FFM), gli studiosi hanno provato a ricavare questi elementi dal modo in cui le persone si ritraevano nei selfie e dal contesto scelto, tenendo conto di alcune caratteristiche e alcuni segnali indicativi.
Ad esempio, gli studiosi hanno dedotto una maggiore coscienziosità nelle persone che si erano ritratte in seflie scattati in pubblico, piuttosto che in un luogo privato, proteggendo in questo modo la privacy della loro casa. Hanno dato un punteggio più alto in termini di gradevolezza a chi nel sefie mostrava emozioni positive e teneva la fotocamera più in basso rispetto all’altezza del volto. Mentre il nevroticismo, inteso come instabilità emotiva, è stati attribuito soprattutto a chi nei selfie faceva la duckface, ovvero la posizione delle labbra strette come a dare un bacio. Più difficile, invece, è stato trovare il livello di estroversione, perché chi pubblica selfie di solito è estroverso.
Lo studio è stato condotto in Cina, ormai alcuni anni fa, e riproposto dalla rivista Vanity Fair. I ricercatori hanno invitato 123 giovani utenti a pubblicare i loro selfie su un popolare social cinese e a compilare u questionario. Poi hanno chiesto a 107 studenti di osservare i selfie e dare i loro giudizi. Nonostante i limiti dello studio, come abbiamo accennato, si tratta di un interessante punto di partenza.
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