Complimenti falsi: ecco come scovarli, i metodi dell’esperta di psicanalisi

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By Valentina Trogu

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Capiamo come riconoscere i complimenti falsi che un interlocutore può dire solamente per raggiungere un proprio scopo personale.

Le lusinghe a volte possono nascondere motivi che noi non conosciamo ed essere, dunque, false. Ma un modo per capirlo c’è, basta fare attenzione ad alcuni particolari.

riconoscere i falsi complimenti
Come riconoscere i complimenti falsi – Miurradionetwork.it

Ricevere i complimenti fa piacere a chiunque. Ci fa sentire gratificati, apprezzati e aumenta l’autostima. A volte basta un commento positivo a cacciare la negatività e a riaccendere i colori in una giornata buia. Quando riceviamo lusinghe tendiamo anche ad abbassare la guardia con chi le dimostra. Concediamo fiducia e giudichiamo positivamente l’altro.

Eppure non dobbiamo dimenticare che per una persona falsa può essere molto facile mentire e dire qualche frase cortese e lusinghiera solamente per raggiungere un proprio scopo. Si tratta di una vera e propria manipolazione che certi individui mettono in atto con una nonchalance che fa venire i brividi. Per tutti coloro che sono onesti dire un complimento senza pensarlo può essere impossibile così come rimane difficile smascherare i falsi complimenti senza conoscere i giusti segnali.

Come riconoscere i falsi complimenti per non cadere nella trappola

Il piacere della lusinga può impedire di riconoscere i falsi complimenti. Si cadrà più facilmente nel tranello se si ha una bassa autostima e se il manipolatore ha una grande abilità nell’arte della lusinga. Ma fortunatamente l’esperta Ana Maria Sepe fornisce le indicazioni per smascherare gli impostori.

manipolazione come riconoscerla
Le frasi indicatrici di una manipolazione – Miurradionetwork.it

Le frasi tipiche a cui fare caso sono:

  • “Come stai bene stamattina… ti volevo domandare se…”. Un complimento e una richiesta, ecco la tattica per ottenere un “sì”.
  • “Tu che sei sempre così comprensiva/o e ragionevole… sei d’accordo con me nel…”. Un’adulazione manipolativa che mira ad ottenere un appoggio in determinate situazioni.
  • “Mi spiace proprio, sei così generosa/o…”, un trucco per farsi perdonare qualcosa lasciando che l’altro si senta superiore e gratificato.
  • “Che bello potermi fidare di te… e avere il tuo supporto”. Si elogia la fiducia quando si è pronti a dare una pugnalata alle spalle. Prima il manipolatore sfrutta la vittima per raggiungere uno scopo, poi la calpesta e le volta le spalle.

Per impedire che un complimento ci faccia perdere lucidità dobbiamo imparare che nessuno ha bisogno di lusinghe per affermare il proprio valore. Siamo noi i primi a dover credere in noi stessi in modo tale da non sentire la necessità di ascoltare apprezzamenti dagli altri e da riconoscere quando si tratta di una falsa cortesia. Voler bene a sé stessi, dunque, è il primo passo per non cadere vittime di un manipolatore.

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