A breve verranno erogate le card spesa. In questo articolo vi spieghiamo nei dettagli cosa si potrà acquistare e cosa no.
A partire dal 18 luglio i Comuni inizieranno a contattare i beneficiari della card spesa. Grande sarà la sorpresa di scoprire che alcuni alimenti non si potranno acquistare.
La card spesa è una carta ricaricabile del circuito Postepay pensata per supportare le famiglie più in difficoltà, quelle che non riescono nemmeno più a fare la spesa al supermercato. Per ottenerla è necessario soddisfare determinati requisiti:
Per ottenere la card spesa non è necessario fare richiesta, basta avere un Isee in corso di validità e poi sarà direttamente l’Inps a comunicare ai Comuni le liste dei beneficiari che verranno contattati a partire dal 18 luglio. Dopo essere stati contattati, gli aventi diritto dovranno recarsi in un ufficio postale a ritirare la card spesa su cui saranno già stati accreditati 382,50 euro. Il sussidio sarà valido fino al 31 dicembre ma il primo acquisto dovrà essere fatto necessariamente entro il 15 settembre altrimenti si perderà diritto al beneficio.
La card spesa, dunque, è una sorta di bonus di 382,50 euro destinata all’acquisto di beni alimentari: niente abbigliamento, né sigarette, né bevande alcoliche né farmaci. Tuttavia con questo sussidio non sarà nemmeno possibile acquistare tutti i generi alimentari. Vediamo allora cosa si potrà comprare e cosa no.
Stando alla lista ufficiale del Governo sarà possibile acquistare pesce fresco ma non surgelato; sì a caffè e tè ma no alle tisane; via libera a miele e zucchero ma niente marmellate e niente sale; aceto ok ma solo se di vino, quello di mele non è considerato un bene di prima necessità. Ammesse tutte le proteine di origine animale ma esclusi tofu, seitan, tempeh, burger vegetali e bevande vegetali: chi è vegetariano, vegano o intollerante al lattosio dovrà farsene una ragione.
La polemica, naturalmente, si è subito accesa: sembra un po’ troppo che il Governo si prenda la libertà di decidere cosa una famiglia debba mangiare e cosa no. A parte questo la card spesa ha sollevato altre questioni in quanto, essendo obbligatorio il requisito di essere almeno in tre in famiglia, sono state tagliate fuori tutte le famiglie monogenitoriali, cioè quelle composte da un solo genitore con un figlio. In pratica una mamma vedova con un bambino a carico non potrà beneficiare della card spesa. Esclusi anche i percettori del Reddito di cittadinanza, della Naspi e di qualunque altra indennità a carico dello Stato.
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